DAVIDE MARCESINI

View Original

I modelli mentali del fotografo: tra fossilizzazione e flessibilità

Your browser doesn't support HTML5 audio

I modelli mentali secondo Stephen Shore

AUDIO CITAZIONE DA "LEZIONE DI FOTOGRAFIA - La natura delle fotografie" di Stephen Shore - PHAIDON

Credo che Stephen Shore sia il fotografo e teorico che ha il miglior rapporto numeropaginescritte/concettifondamentalidaricordare. Quando parla del "modello mentale"   svela in poche parole come mai molti fotografi non riescano a slegarsi dai condizionamenti di "schemi fotografici" precotti: <<Quando scatto una fotografia...è' una complessa, continua, spontanea interazione fra l'osservazione, la comprensione, l'immaginazione e l'intenzione>>.

Il modello mentale è un filtro (che comprende tipi di  soggetti, tecnica e post produzione) che lascia passare (oppure nota) solo ciò che è valido secondo la tua idea di fotografia. Tutti noi ne siamo pieni e fanno parte del nostro bagaglio visivo e culturale. Il modello è un indispensabile ed utilissimo punto di partenza fotografico ma rischia di inchiodarti a stereotipi auto-imposti o calati dall'alto dell'ambiente che frequenti (fotografico e non).

 Secondo Shore fotografare è' tutto un fatto di complessità (che non vuol dire essere complicati ma solo accettare il fatto che un'immagine possa avere più livelli di lettura) ed interazione tra:

  1. osservazione: spesso il fotografa non osserva ma "ricerca" passivamente nel mondo che ha di fronte la corrispondenza a quello che lui già si aspetta. Quindi il suo modello (il "modello/tramonto" per capirsi) è non-modificabile se non è disposto ad osservare senza aspettative precostituite.
  2. comprensione: percepire i diversi livelli di lettura, la relazione tra gli elementi sulla scena, il significato di quello che succede a livello immediato e profondo.
  3. immaginazione: in base al mio "archivio mentale", dopo e mentre osservo e comprendo, immagino la mia inquadratura e, soprattutto, il risultato finale che ne deriverà sul piano bidimensionale della fotografia. Sto modificando il modello mentaleche avevo in mente prima di pormi davanti alla scena e nello stesso tempo ne creo uno nuovo.
  4. intenzione: ha a che fare con le motivazioni per le quali fotografo e con lo scopo che voglio ottenere. Per questo precede, guida e conclude le fasi di osservazione, comprensione e immaginazione.

Compito del fotografo consapevole è essere cosciente di questo processo e "lasciarsi" libero di adattare continuamente i propri modelli mentali alla situazione che trova di fronte.

Ma soprattutto di riflettere su motivazione ed intenzione del suo lavorare.

Prova a ragionare sui tuoi modelli: li riconosci? sono personali o soltanto imposti dalle immagini che ammiri, dai "luoghi" fotografici che frequenti nella tua formazione?

Quali sono i motivi profondi che ti spingono a fotografare? E quali le tue intenzioni?